Le umbratili sfumature dei più celebrati compositori russi a cavallo tra Ottocento e Novecento – Rimskij Korsakov, Cajkovskij, Rachmaninov, Skrjabin hanno ripreso vita presso l’Auditorium Steve Martland dell’Istituto Pietro Vinci di Caltagirone attraverso la voce del tenore Riccardo Palazzo accompagnato al pianoforte da Graziella Concas.
Il concerto ‘’Prospettiva Nevskij’’ è il secondo dei sei appuntamenti inseriti all’interno della ricca stagione concertistica dell’istituto (l’apertura è stata affidata un mese fa al pianista Alberto Ferro recentemente applaudito al Teatro Bellini di Catania e in Germania) nel ventennale della sua fondazione sotto la coordinazione artistica del maestro Davide Sciacca, ed è stato introdotto dalla giovane e talentuosa allunna, la flautista Bianca Di Bella.
Il tenore Palazzo e la pianista Concas sono stati elegantemente scortati dall’intensa voce fuori campo dell’attrice Anna Cinzia Cummaudo alla quale è stato affidata la lettura di testi in traduzione italiana, incantando il numeroso pubblico presente in sala.
Intensa, duttile, intensa e calda, la voce di Riccardo Palazzo ha alternato momenti elegiaci e crepuscolari attraverso una tavolozza di timbri abilmente e sensibilmente porti al pubblico con intima versatilità.
foto di Giuseppe Busacca
Graziella Concas, dal canto suo, ha sostenuto con magistrale piglio e raffinatezza la voce del tenore creando tra i due un unicum di suono, una descrittiva ed emozionale immagine della steppa russa e del doloroso afflato del suo popolo, un’estasi sonora dal chiaro sapore pre-sovietico.
foto di Giuseppe Busacca

Le romanze da camera sono state intelligentemente intervallate da momenti per pianoforte solo come i tre preludi di Skrjabin Op 11 n° 4,5,13 e l’Elegia Op.3 n° 2 di Rachmaninov; quest’ultima, di difficile esecuzione, è stata eseguita in maniera ineccepibile da Graziella Concas e ha mandato il pubblico in visibilio.

Alla fine del concerto comunque il tenore ha regalato un bis tutto italiano al suo pubblico eseguendo con spavalda vocalità la celeberrima Serenata di Leoncavallo che ha suggellato il tutto con un lungo applauso.
foto di Giuseppe Busacca
Un repertorio insolito nel calatino, che ha dimostrato che il Pietro Vinci è sempre più affacciato a spettacoli di alto profilo artistico e la sua stagione lo dimostra.
L’istituto che ha alla sua direzione l’insigne compositore Joe Schittino (la cui musica è eseguita praticamente in tutto il mondo), vanta una rosa di ottanta iscritti, una decina di preziosi docenti dal ricco bagaglio accademico ed è convenzionato con L’istituto Superiore di Studi Musicali ‘’V.Bellini’’ di Caltanissetta.
foto di Giuseppe Busacca
Non ci resta che aspettare con costante interesse il prossimo imperdibile appuntamento di sabato 21 Marzo che vedrà protagonista il maestro Carlo Ambrosio alla chitarra, famoso in tutto il mondo.
A.M.