“Pensionato del SSN, libero da impegni politici, economicamente indipendente, accademicamente libero e convintamente meritrocratico, si offre come presidente dell’ordine dei Medici di Catania”.

Una dichiarazione di intenti, assolutamente originale, quasi da film, per il professore Giorgio Giannone, Direttore del Dipartimento di Chirurgia dell’Istituto Oncologico del Mediterraneo, che ha deciso di scendere in campo per l’imminente rinnovo dell’Ordine dei Medici di Catania, le cui votazioni sono previste, in prima battuta con un quorum di 2/5, dal prossimo 31 ottobre al 3 novembre.

Una decisione che risponde ai tanti attestati di stima e di affetto da parte dei colleghi del professore Giannone, che sostengono e chiedono a più voci la sua candidatura, sia per poter, finalmente, cambiare il volto dell’ordine che per l’alto valore professionale di un uomo, che ha dedicato tutta la sua vita alla chirurgia, introducendo sempre grandi innovazioni, come, per citarne alcune, i primi interventi in laparoscopica negli anni ‘90.

“Sono lusingato per l’attenzione e la fiducia che molti colleghi hanno riposto in me, chiedendomi di candidarmi alla presidenza dell’ordine – commenta il professore Giorgio Giannone – per 40 anni, ho svolto il mio mestiere seguendo due fondamentali regole: la formazione continua e l’empatia. Il lavoro del medico è una missione, che se da una parte mira ad aiutare chi soffre dall’altro deve fornire anche le più valide competenze tecniche, assicurando prestazioni di alto valore. Con la mia presidenza, mi piacerebbe poter introdurre una nuova visiondella medicina.

I medici devono imparare a curare non le malattie ma la salute, devono proteggere la salute della gente – continua –   Io l’ho sempre fatto, lavorando duramente, sviluppando competenze anche all’estero, sottraendo del tempo alla mia famiglia e rimanendo sempre al di fuori di ogni logica politica.  Il mio più grande desiderio sarebbe quello di infondere nei giovani nuovi stimoli, nuove possibilità di sviluppo e di crescita, vorrei fornire dei “rule model”nei quali farli riconoscere, rendendoli autonomi attraverso progetti di studio e specializzazioni che possano fare anche qui a Catania, potenziando ancora di più il nostro Ateneo, per farne un fiore all’occhiello della Sicilia e non solo.

L’integrità e il decoro di un ordine professionale non deve essere mai messo in discussione. Le professioni sanitarie hanno una missione alta, che impatta sulla vita e sulla salute di tutti noi cittadini. A credere e sostenere questo progetto -conclude – una valida squadra di 15 professionisti, che desiderano condividere con me questo cammino. Ancora non è stato nominato formalmente il consiglio, i cui nomi verranno resi noti nei prossimi giorni”.