Quinto giorno nel porto di Catania per la nave Diciotti e per i 150 migranti a bordo. A seguito della visita, richiesta dal capitano della Diciotti, compiuta questa mattina dagli ispettori del ministero della Salute e dai medici degli uffici di sanità marittima, sono stati fatti sbarcare 16 migranti, tutte le donne a bordo e cinque uomini di cui due con sospetta tubercolosi.

Il Viminale conferma la scelta del blocco della nave, mentre oggi il pm di Agrigento Petronaggio, in visita a Roma sentirà alcuni funzionari del Viminale nell’ambito dell’inchiesta per sequestro di persona e arresto illegale.

Conclusosi con un nulla di fatto la riunione di ieri a Bruxelles sugli sbarchi; oggi l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati è intervenuta intimando agli Stati membri dell’Unione europea di “offrire urgentemente posti di ricollocamento” ai migranti sulla nave, ed esortando l’Italia a consentire lo sbarco immediato.

Sulla Diciotti vi sono ancora 150 migranti tra cui 130 eritrei, 10 migranti delle Isole Comore, 6 bengalesi, 2 siriani, 1 egiziano ed 1 somalo. Il 70% di loro ieri ha deciso di iniziare lo sciopero della fame a riprova di una insofferenza crescente. Proprio per l’estrema criticità della situazione a bordo, la Guardia costiera ha inviato un report al ministero dell’Interno chiedendo di “autorizzare subito lo sbarco”.

Il ministro dell’interno Matteo Salvini resta irremovibile e finché l’Europa non troverà una soluzione, lui continuerà a non consentire lo sbarco dei migranti. Nel frattempo però un gruppo di cinque cittadini trevigiani ha depositato una denuncia nei confronti del ministro  Salvini, per “istigazione all’odio razziale”, aggravato dalla posizione di ministro della Repubblica. Inoltre a Catania, l’Associazione Consitalia ha annunciato di aver depositato un esposto denuncia, a firma del Presidente regionale, redatto dall’Avv. Francesco Silluzio del Foro di Catania, nei confronti degli Organi competenti dello Stato italiano a causa della mancata applicazione delle guida IMO sul soccorso in mare, la cui violazione comporta una gravissima violazione del diritto internazionale, per la violazione dell’art. 3 della Convenzione CEDU contro i trattamenti inumani e degradanti, e la violazione degli artt. 605, 289 ter e ss Codice penale, e dell’art. 32 della Costituzione Italiana.

Al porto di Catania, dove la nave Diciotti è ormeggiata da cinque giorni, continua il presidio dei manifestanti a sostengono dei profughi. Questo pomeriggio alle 17 è prevista una grande manifestazione organizzata da Rete antirazzista e Legambiente con lo slogan #FacciamoliScendere.