A meno di ventiquattr’ore dalla conferma della sua elezione finisce già in manette.
Cateno De Luca, già nella “lista degli impresentabili”, candidato con l’UDC e all’interno della coalizione che ha portato nello Musumeci ad essere il nuovo presidente dell’assemblea siciliana.
Stamattina “I carabinieri e la Guardia di Finanza, in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal gip del Tribunale di Messina a conclusione di indagini coordinate dalla Procura di Messina, hanno posto agli arresti domiciliari il neo deputato regionale e il presidente della Fenapi (federazione piccoli imprenditori) Carmelo Satta, in qualità di promotori di un’associazione per delinquere finalizzata alla realizzazione di una rilevante evasione fiscale di circa un milione 750 mila euro” – si legge nella nota della Guardia di Finanza.
Tra qualche ora verrà sciolto il nodo sulla sua possibile sostituzione all’interno della neo ARS.
Duro colpo per il neo governatore che durante la trasmissione dell’Annunziata “In mezz’ora” aveva comunicato di aver saputo i nomi dei suoi sostenitori presenti in lista, solo ed esclusivamente dalle pagine dei giornali.
Tra questi, e soprattutto tra quegli definiti “impresentabili”, c’era anche il nome di Cateno De Luca che già dalle prime ore era stato segnalato dagli esponenti del Movimento 5stelle come impresentabile in base alla legge Severino.
Comincia nel peggiore dei modi questo nuovo governo regionale per una Sicilia che avrebbe bisogno di stabilità e di “persone intoccabili”.
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