Archiviate le elezioni nazionali, in Sicilia è tempo di amministrative, infatti il 10 giugno saranno chiamate al voto Catania, Messina, Siracusa, Ragusa e Trapani

Si voterà stavolta col sistema maggioritario.

A Catania i candidati sono: l’uscente Enzo Bianco (Pd), l’eurodeputato Salvo Pogliese (Fi), il presidente regionale della comunità di Sant’Egidio Emiliano Abramo (lista civica ‘E’ Catanià) e il consigliere comunale Riccardo Pellegrino di Fi, ma candidato con la lisa civica ‘Catania nel cuore’.

E’ Giovanni Grasso, professore di Teoria e tecnica dell’interpretazione scenica all’istituto musicale Vincenzo Bellini, il candidato designato nelle scorse ore a sindaco di Catania del Movimento pentastellato.

La designazione è avvenuta dopo la votazione del meetup grillino della città.

Il nome più gettonato era, fino a qualche giorno prima, quello dell’avvocata Matilde Montaudo che ha perso proprio con Grasso al “ballottaggio” grillino, durante la votazione erano presenti circa una trentina di attivisti, oltre alle neo elette in Parlamento Laura Paxia e Simona Suriano.

A Messina ritenterà l’uscente Renato Accorinti, col suo movimento.

A Ragusa il M5s punta su Antonio Tringali, come successore di Federico Piccitto che aveva annunciato di non volersi ricandidare a sindaco.

A Siracusa ci riprova l’uscente Giancarlo Garozzo, nonostante nel Pd l’aria sia pesante e buona parte del partito spingerebbe per la candidatura di Bruno Marziano, ex assessore di Crocetta.

A Trapani i giochi sono ancora apertissimi.