Il boss si è spento alle 3.37. Era ricoverato nel reparto detenuti dell’Ospedale di Parma.
Malato da anni, negli ultimi tempi le sue condizioni erano peggiorate tanto da far procedere i legali a chiedere un differimento di pena per motivi di salute.
Ma il tribunale di Sorveglianza di Bologna ha respinto l’istanza a luglio.
Ieri, quando ormai era chiaro che le sue condizioni erano disperate, il ministro della Giustizia ha concesso ai familiari un incontro straordinario con l’uomo che stava scontando 26 condanne all’ergastolo per decine di omicidi e stragi tra le quali quella di viale Lazio, gli attentati del ’92 in cui persero la vita Falcone e Borsellino e quelli del ’93, nel Continente.
Giuseppe Salvatore, figlio di Riina, che ha scontato anch’esso una pena di 8 anni per mafia, ha pubblicato su Facebook e twitter un post di commiato per il padre.
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