Capita a volte di conoscere persone che lasciano il segno, persone che , anche se solitamente è difficile ammetterlo, senza alcuna riserva personale, si comprende subito di essere nettamente deboli al loro confronto.

E dire che ho sempre creduto di essere “un forte”, un tipo “rock” come diceva il buon Celentano.

Eppure mi è capitato d’incontrare una di quelle persone che malgrado l’euforia della vita, proprio non riesci a dimenticare, una di quelle la cui storia lascia il segno.

Umberto è un ragazzo di 25 anni, bell’aspetto, ottima dialettica e come mestiere fa il modello.

Parlo con lui per circa un’oretta e conosco un ragazzo veramente in gamba, che dimostra molti più anni della sua età e soprattutto che emana un carattere ed una forza fuori dal normale.

Umberto è sulla sedia a rotelle da quando aveva 17 anni.

Mi racconta che una sera, mentre era in motorino con un amico viene catapultato a terra e la botta lesiona definitivamente la colonna vertebrale.

Dopo un inevitabile periodo di sconforto, Umberto si rialza metaforicamente dal letto ed inizia una nuova vita.

Sin da subito, con molta onestà, gli viene chiarito che mai si rialzerà dalla sedia!

Che mai riacquisterà l’uso delle gambe!

Ma, proprio all’inizio della nostra chiacchierata, chiarisce subito una cosa: << Io sono stato fortunato ad aver avuto quest’incidente durante l’adolescenza! Dovevo formarmi e decidere cosa fare della mia vita. L’aver creato una previsione partendo da basi, comunque, ben precise e definite, mi ha aiutato a vedere il mio handicap non come un punto di arrivo, ma una normalità con la quale convivere durante tutto il mio futuro!>>.

Basterebbe questa chiarezza a definire la sua forza, a far capire la persona di cui vi racconto.

A 17 anni si ritrova sulla sedia a rotelle e capisce bene che da lì deve ripartire. 

Come un computer in fase di riavvio comprende di avere dei dati ben definiti e con quelli deve ottenere il massimo!

Inizia la sua seconda vita, fatta di palestra e piscina. Fatto dell’amore della famiglia e degli amici.

Ma gli anni a seguire non sono facili!

Da subito i traumi fisici e un lutto a casa mettono fisico e mente nuovamente sotto pressione, ma lui non demorde e più resistente delle placche in titanio sulla sua colonna vertebrale, Umberto riparte. 

Contatta il format di Vertical dopo aver visto un evento di Iulia Barton, la prima agenzia al mondo che si occupa di moda inclusiva, realizzando sfilate di moda con modelle in carrozzina professioniste normodotate, insignita della medaglia al valore sociale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel 2012, e da loro viene ricontattato circa dopo un paio di mesi per collaborare come modello.

Invia un video con una simulazione di sfilata e viene ingaggiato!

Sfila durante la Milano Fashion Week con indosso un Carlo Pignatelli.

Per Umberto è la realizzazione di un sogno.

<<Per me non è stata una semplice scarrozzata! In passerella era come se fosse la prima volta che salivo su una carrozzella!>>.

La Fondazione Vertical è una organizzazione no-profit creata per raccogliere risorse per finanziare la ricerca scientifica sulla lesione spinale e sulla cura della conseguente paralisi che da anni organizza eventi atti a sensibilizzare sul tema. 

La prima sfilata risale al 2016 e tra qualche giorno sarà, per l’agenzia Iulia Barton che finanzia Vertical con gli eventi, proprio a Milano per la settimana della moda.

La sfilata avrà luogo al teatro Vetra di Milano (ex teatro Versace) con i Designer del Milano fashion week 2018, tra cui: Angelo Cruciani, realizzatore degli outfit del cantante Morgan, dei Maneskin e di Ermal Meta e Fabrizio Moro vincitori di Sanremo 2018; Antonio Urzì, stilista di celebrità come Rihanna, Lady Gaga e Madonna, che realizzerà una collezione ad hoc per la sfilata ed ha disegnato abiti su misura per alcune modelle della sfilata con amputazione; Giuseppe Fata, disegnatore e scultore che vanta collaborazioni con i maggiori brand del settore, tra questi “Dior”; Massimo Crivelli; Luigi Borbone; Diego Salerno.

Fondazioni e realtà come questa, non solo aiutano i ragazzi con difficoltà motorie ad uscire dagli stereotipi della normalità che la società c’impone, danno la possibilità a persone con la determinazione di Umberto di realizzare i propri sogni, senza ghettizzare ma unendo ragazzi di tutto il mondo con un unico scopo: sfilare!

Uno stile di vita sportivo, una sana alimentazione e tanta voglia di fare permettono ad Umberto di mantenere un ottimo fisico e ad avere l’arma in più che non guasta mai: una sana carica di ottimismo e tanta voglia di fare e di vivere una vita NORMALE!