I Finanzieri del Comando Provinciale di Caltanissetta, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Gela, su richiesta della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro di disponibilità finanziarie e di beni per circa 380 mila euro nei confronti di un imprenditore gelese, indagato per frode fiscale.

Il provvedimento ablativo giunge all’esito di un’approfondita indagine condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Caltanissetta, che ha consentito di individuare un’ingentissima evasione fiscale perpetrata, tra il 2012 e il 2015, da una società gelese operante su tutto il territorio nazionale nel settore dell’isolamento termico ed acustico.

Le Fiamme Gialle nissene, dall’analisi della frammentaria documentazione contabilerinvenuta e dopo aver analizzato minuziosamente i conti della società, hanno potuto ricostruirne i reali rapporti commerciali.

Approfondendo ogni singola operazione di compravendita ed incrociando i dati delle fatture, è stato ricostruito l’intero ciclo economico-aziendale, consentendo di ricostruire il consistente giro d’affari, ottenuto attraverso l’utilizzo di fatture false e costi inesistenti, utilizzati dall’amministratore al solo fine di evadere le dovute imposte.

L’imprenditore, responsabile dell’articolata frode fiscale, del valore di oltre 6 milioni di euro, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Gela per i reati dichiarazione fraudolenta mediante artifici contabili e di utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti.

Il provvedimento cautelare è stato eseguito nei giorni scorsi dagli stessi militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Caltanissetta, che hanno così posto sotto sequestro, oltre a ingenti disponibilità finanziarie rinvenute sui conti correnti dell’indagato e della società, un’autovettura ed un edificio, sito a Gela, costituito da appartamenti e locali commerciali.

L’accertata frode fiscale s’inquadra nel dispositivo operativo della Guardia di Finanza acontrasto all’evasione e all’elusione fiscale, prioritario obiettivo per il Corpo: dispositivo che dal 2018 è stato reso ancora più efficace grazie alle ulteriori direttive in materia dettate dal Comando Generale della Guardia di Finanza.

L’utilizzo di fatture false realizzata con sistemi articolati e complessi di frode come quelli disvelati dall’indagine portata a termine dalle Fiamme Gialle nissene è un vero e proprio crimine fiscale, che sottrae risorse fondamentali per lo sviluppo e la crescita economica del Paese, a discapito degli imprenditori e professionisti onesti che svolgono ogni giorno la loro attività nel rispetto delle regole e della legalità.