Era da tantissimo tempo che un film non mi suscitava una voglia matta di scrivere, di descrivere, di condividere le emozioni che mi ha trasmesso.

In tanti lo hanno aspettato come fosse manna dal cielo, io l’ho ricordato per caso, mentre facevo zapping, ma inconsciamente sapevo benissimo che sarebbe uscito oggi 🙂

 

Non preoccupatevi, misurerò gli spoiler parlandovi solo del perché secondo me “è il film che DC e Warner avevano immaginato sin dalla sua genesi”.

Partiamo dall’inizio, dal logo.

 

Lo so centra poco con il film, ma il restyling fatto da Warner, e da tantissime aziende nel corso dell’ultimo anno, mi sa tanto di rinnovamento, quasi a dire: “Siamo sempre noi, gli stessi che conoscete da quando siete nati, solo che abbiamo deciso di svecchiarci, di lasciare il vecchio a casa, in parte, portando con noi solo l’esperienza e la voglia di osare”.

Ed il film osa sin da subito.

Dall’aspect ratio, le proporzioni delle immagini!

Dimenticate l’ormai canonico 16:9 (l’aspetto delle tv lcd per intenderci).

Qui abbiamo un 4:3 che sa tantissimo di tv con tubo catodico! 

Dopo 2 minuti mi sono girato a destra e sinistra immaginando di vedere accanto i miei fratelli seduti a terra che guardavano i cartoni del pomeriggio con me, tanto fuori dagli standard è questo tipo d’immagine da sembrare un film degli anni ’90.

Quando ancora si parlava di “kolossal”. Di quei film che hanno segnato il cinema come Ben Hur e tanti altri a cui non siamo abituati.

Un formato così insolito è frutto della volontà del regista di dare agli eroi una dimensione il più grande possibile.

In effetti se distribuite l’immagine su di un foglio A4 messo in orizzontale, la stessa sembrerà più piccola se paragonata ad un oggetto disegnato tenendo il foglio in verticale.

 

 

E dire che un anno fa avevo proposto di girare un programma televisivo un po’ vintage proprio in 4:3, con schermate che si sovrapponevano e tornavano negli angoli quando non erano in onda in stile 24, ma mi hanno fanculizzato scegliendo di fare la solita cavolata… Evviva la Sicilia!

 

La seconda cosa che si nota subito, se vedete la barra del tempo scorrere, è la sua durata, ben 4 ore e 2 minuti!

Amministrati in maniera meticolosa, con una divisioni in capitoli in stile Watchmen e un passaggio sempre sobrio e mai alla ricerca di un climax vero e proprio.

Quella che il regista vuole narrare è la storia di un gruppo di eroi che rappresentano un interno mondo e che hanno, in maniera diversa, la stessa importanza.

E questa credo sia la cosa più difficile.

Dare a tutti la stessa importanza pur narrando trame più e meno articolate.

Nel MCU ci si riesce bene, ma il buon Clint per diventare importante deve aspettare un paio di film e lo abbiamo comunque visto in tanti “cameo” nel frattempo.

Invece qui…

Prendete il buon Flash.

La DC ha fatto una scelta ben chiara: Facciamo gli Stand Alone di un paio di loro e se vanno iniziamo ad unirli, tanto conoscete già i nostri eroi!.

La cosa può piacere o meno, ma dall’altra parte c’era terreno e pubblico ormai fidelizzato, quindi “facciamo esplodere la bomba”.

Purtroppo quella del 2017 venne disinnescata da un’ormai megalomane (che peccato) Joss Whedon, ma non tutto era perduto.

Ed il buon Barry Allen ne è la chiave. Snobbato da Whedon, diventa la chiave che non ti aspetti, l’anello mancante che porta lo spettatore accanto a “dei” come Superman, Wonder Woman o Aquaman.

Viene reinserita la tanto chiacchierata scena con Iris, ed è meravigliosa. Credo sia la migliore scena mai girata per un velocista, migliore addirittura del Quicksilver degli X-Men.

 

 

Inoltre trova il modo, tranquilli non lo spoilero, di diventare un eroe durante quella che poteva essere la battaglia finale.

Basta, questa non è una recensione, ma una “oramai tardiva” spinta entusiasta a vedere il film… quindi condividete questo post e correte a vederlo sulla vostra poltrona preferita…