L’Italia è fuori dal mondiale di Russia 2018.

Le parole di Buffon, in un mix tra lacrime e risposte da leader, e la mancanza di personalità espressa da Giampiero Ventura, che per l’ennesima volta ha fatto vedere il palese errore fatto dalla povera federazione italiana, sono solo l’ultima croce di un mondiale che non si dovrebbe giocare!

Tavecchio e Ventura sono però il sinonimo della mediocrità ai vertici in tutto ciò che conta nella repubblica del sole. Dirigenti politici, bancari, sanitari spesso palesano una quasi totale mancanza di qualità verso il ruolo che ricoprono. Chi invece potrebbe competere nel migliore dei modi, resta al palo, o in panchina in questo caso.

Pareri, opinioni e quant’altro oramai è inutile e puramente retrospettivo. Parlare del mondiale sembra invece quanto mai “sul pezzo”.

La Russia è stata, ed è tutt’ora, fuori dal G8 come ritorsione per l’invasione della Crimea.

La Russia da oltre dieci anni palesa uno stato di “democrazia sovrana” con un intero popolo governato da un unico individuo “deus ex machina”.

La Russia è l’unico governo che pur sedendosi allo stesso tavolo delle democrazie mondiali, è dichiaratamente omofobo e con perpetranti atteggiamenti totalitari.

Eppure proprio in Russia si andranno a giocare i prossimi mondiali di calcio.

In un paese in cui baciare una persona dello stesso sesso è punibile con il pubblico pestaggio, tra qualche mese arriveranno i campioni e le nazionali di tutto il mondo.

Ormai anche la sempre “pacata in campo internazionale” Theresa May ha notato la reale minaccia social rappresentata dai russi: <<La Russia sta militarizzando l’informazione, ma sappiamo ciò che state facendo entro i suoi confini>> – riferendosi al caso degli account twitter gestiti a stormo da operatori russi sul dibattito dedicato alla Brexit. E per l’utilizzo di materiali realizzati ad hoc, come la foto xenofoba e antimusulmana postata da uno dei più celebri, @SouthLoneStar.

Ora che tutto è deciso e di prossima realizzazione, cosa possiamo fare? come possiamo lasciare un segno?

Un parallelismo forzato mi riporta in mente il 3 agosto del 1936 quando Jesse Owens vinse la medaglia d’oro nei 100 metri durante il secondo giorno delle Olimpiadi.

In un clima prodigo a razzismo e totalitarismo, un “negro” si prese una delle medaglie più importati, proprio davanti ad un impassibile Hitler.

Pensate per un attimo, se proprio durante la premiazione, qualsivoglia squadra vinca, tanto a noi grazie al duo Ventura/Tavecchio verrà anche impedito di sognare, i giocatori per festeggiare la vittoria si baciassero tra di loro!

Niente di trascendentale o di osceno, s’intende, ma di forte impatto su tutto il processo omofobo perpetrato in questi anni in Russia, che proprio grazie al mondiale godrà di una visibilità senza precedenti e di introiti pari almeno al 5/6% del loro pil annuo.

Tutto è nelle vostre mani, cari giocatori!

Abbiate, come De Rossi al momento in cui decide di dire NO! a Ventura per la sostituzione in favore del più offensivo Insigne, le palle di dare un segno a tutto il sistema, calcistico e non, e fateci tornare orgogliosi di avere voi come idoli.