Gli attacchi informatici portati con lo scopo di danneggiare servizi o acquisire informazioni importanti, se non addirittura sensibili, sono in crescente aumento e ciò anche per la facilità con cui è diventato possibile acquisire credenziali di accesso anche da fonti insospettabili. La “cybersecurity” sarà l’argomento al centro del dibattito in occasione dell’assemblea annuale pubblica di Federmanager Sicilia orientale, in programma venerdì 8 giugno alle ore 15 all’Hotel Parco degli Aragonesi.

E’ fondamentale capire come proteggere il business delle aziende nell’era delle connessioni dato che le minacce sono sempre più sofisticate e complesse. Lo scorso anno centinaia di aziende sparse in tutto il mondo sono state vittime dell’attacco informatico ritenuto tra i maggiori mai avvenuti in rete. Si tratta del ransomware wannacry, un malware che cripta i dati presenti su un pc e chiede una somma di riscatto per la loro restituzione. Le aziende hanno subìto pesanti ripercussioni economiche.

«Le nostre aziende sono quindi a rischio – ha affermato Giuseppe Guglielmino, presidente di Federmanager Sicilia – e devono proteggere le proprie risorse più importanti, i dati e le identità, sia da minacce esterne che da attacchi sferrati utilizzando violazioni dell’identità di utenti autorizzati. Se da un lato la sicurezza degli Stati viaggia su livelli di massima attenzione; dall’altro oltre il 70% delle minacce cibernetiche a livello mondiale sono azioni di spionaggio economico».

Secondo una recente ricerca sul risk management entro quest’anno il 25% del traffico dati aziendali fluirà direttamente dall’esterno, dai dispositivi mobili, verso il cloud, bypassando i controlli di sicurezza di tipo enterprise ed entro il 2020, il 60% dei business digitali soffrirà le maggiori avarie di servizi a causa dell’incapacità dei team di sicurezza IT di gestire il rischio digitale.

All’incontro parteciperanno il presidente Nazionale Federmanager, Stefano Cuzzilla; il direttore generale di Federmanager, Mario Cardoni; il Vice Questore–Dirigente Polizia Postale “Sicilia Orientale”, Marcello La Bella, e diversi docenti.