Biagio Conte il missionario laico fondatore della missione Speranza e Carità a Palermo, da giorni ha deciso di non dormire più nella struttura ma di passare le notti in strada, sotto i portici degli uffici della posta centrale di Palermo in via Roma, in segno di solidarietà verso chi non ha un tetto. Dorme su di un letto fatto di cartoni e coperte come i tanti clochard che di notte affollano quei portici per trovare riparo dalle intemperie. Un forte atto che vuol puntare l’attenzione ai tanti senza tetto che vivono in situazioni disperate, combattendo contro la fame e il freddo e che purtroppo, sempre più spesso, vengono dimenticati dalla società.

Conte ha inoltre scritto una lettera aperta dove spiega la sua scelta affermando che vive un profondo disagio: “non riesco ad essere tranquillo a dormire e a mangiare, sapendo che ancora oggi tante famiglie vivono per strada, perché sono senza lavoro e senza casa”. Nella lettera si legge che la forte indifferenza e il profondo egoismo diffuso nella società lo hanno indotto a prendere tale decisione e a rispondere al male con il bene: “per queste ingiustizie mi abbandono anche io per strada per solidarizzare con chi è morto per strada, per chi ancora dorme per strada“. Infine il missionario conclude scrivendo “E’ urgentissimo rispondere ai bisogni della gente”.

Dopo tre notti passate con i senza tetto, Conte, deciso a continuare la sua missione, ha lanciato un ulteriore appello, un vero “grido” a nome di tutti i poveri bisognosi: «I poveri sono la nostra speranza. L’umanità deve essere solidale verso chi è privo di beni essenziali e muore di fame, verso chi profugo della patria cerca un rifugio per se e per i suoi, i bambini che saranno gli uomini e le donne del futuro. Ogni essere vivente deve avere la sua identità, un riconoscimento, un documento, una residenza, una integrazione per poter ricominciare una nuova vita. È nostro dovere ascoltare il grido di chi, rimasto senza occupazione, vede pericolosamente minacciato il proprio domani, la perdita della casa, della propria famiglia e della sua dignità».

Il missionario laico, che si definische un “piccolo servo inutile”, per aiutare i più disagiati invita le istituzioni politiche e religiose a farsi avanti e a prendere a cuore la sua causa prestando soccorso al prossimo: “pieno di speranza invito il nostro Papa, il nostro Vescovo, le varie religioni, il nostro sindaco, il nostro presidente della Regione il nostro presidente dello Stato e tutti i cittadini a rispondere al male con la preghiera, il digiuno e le opere prima che sia troppo tardi”.

Il suo messaggio ancora una volta ha mosso le coscienze di tanti cittadini e non solo, anche il Vescovo di Palermo monsignor, Corrado Lorefice, ha affermato “dobbiamo cominciare dagli ultimi, dalle periferie”.

Anche il presidente della Regione, Nello Musumeci ha commentato la scelta di Conte dicendo: «L’appello di Biagio Conte richiama le Istituzioni alle proprie responsabilità. Nei prossimi giorni incontrerò il missionario per esprimere la vicinanza del governo regionale e concordare possibili e concrete iniziative a sostegno del proprio impegno sociale».