<< Ritengo che dal rispetto delle regole passi la sicurezza dei cittadini e lo sviluppo dei territori>> – esordisce così Angelo Cambiano, ex sindaco di Licata in provincia di Agrigento, durante un’intervista a Radio 24.

Riportiamo alcuni spunti dell’intervista per far capire al meglio la sua posizione, proprio durante i funerali delle 9 vittime della tragedia di Casteldaccia – << ‘Il sindaco demolitore è parso essere il cattivo in contrapposizione con i difensori dei cittadini che hanno costruito lì dove non si può’. Questa è stata una delle frasi che mi sono sentito additare, in realtà ho scelto di demolire facendo rispettare delle sentenze, a nessun sindaco fa piace demolire le case dei propri concittadini >>.

<< Simbolo ed icona per i media, ma appestato dal punto di vista politico avendo perso consensi. Sono tornato a fare il professore, non avendo mai cercato consensi ma quello che mi chiedo è chi sarebbe disposto a perdere consensi e dover camminare con la scorta? Nella politica del condono come la prendono i cittadini se un edificio viene buttato giù dopo trent’anni? >>.

L’ex sindaco continua sostenendo: << I cittadini hanno sbagliato ma dovrebbero pagare anche coloro che hanno permesso che gli edifici sorgessero, visto che una casa non viene su dalla sera alla mattina >>.

La conclusione è quasi toccante, vista la vicinanza proprio alle vittime di Casteldaccia: << Questa tragedia si poteva evitare anche se questo è il momento del dolore. C’è un fenomeno complesso come quello dell’abusivismo edilizio che va affrontato con la bandiera del BUONSENSO senza slogan. Ci sono centinaia di migliaia di pratiche inevase sugli immobili da demolire che spesso corrispondono a tanti voti a cui non si può rinunciare >>.