Se c’è qualcosa che sicuramente ci porteremo dietro di queste elezioni regionali è la poca certezza sul candidato, anzi sul candidato presidente. Non perché non se ne conosca il nome, quelli sono stati dati, poi è vero sono cambiati, ma alla fine sono rimasti loro: cinque grandi uomini che cambieranno sicuramente la Sicilia.

Quello che ci ha dato poca certezza è l’appoggio da parte dei partiti e delle liste ad un singolo candidato o ad un altro.

Perché questa incertezza, addirittura fino agli ultimi giorni pur dopo che le liste sono state stilate e depositate?

Secondo voi potrebbe accadere di avere già, da ancora prima del voto, il pensiero di cambiare schieramento, una volta che il presidente verrà eletto?

Il dubbio nasce dai passaggi strani di alcuni candidati.

Si ricordi quel noto volto della politica catanese che pubblicò i propri manifesti elettorali prima con il simbolo di un candidato e successivamente quello definitivo con un altro simbolo ed un altro candidato!

Ma si pensi soprattutto ai tantissimi candidati che sin dalle prime ore di affissione hanno pubblicato senza simbolo, ma soprattutto senza il nome del presidente.

Sicuramente sarà stata l’incertezza iniziale poi sfociata in una certezza assoluta… ma mi chiedo come sia possibile cambiare totalmente opinione in poche ore?

Credo che appoggiare una persona come Musumeci abbia delle differenze ben nette dall’appoggiare Micari.

Quest’ultimo è candidato per la prima volta e soprattutto viene dal mondo accademico, mentre il primo è un politico navigato che tenta per l’ennesima volta di diventare presidente della regione, portando la sua esperienza politica in quello che sicuramente è uno dei governi regionali più complessi.

Senza dimenticare che anche è nel gruppo di Fava e del candidato La Rosa ci sono stati dei piccoli movimenti.

In questo sembrano essere più lineari e soprattutto più trasparenti i candidati del movimento Cinque Stelle, visto che gli “sconosciuti” rimangono tali e fedeli, almeno prima di essere eletti e diventare deputati o parlamentari.

Cosa dobbiamo aspettarci dopo le elezioni?

accadrà un golpe immediato dopo qualche mese?

vedremo qualche strano passaggio, oppure vedremo qualche indicazione particolare già prima di recarsi alle urne?

Magari con la possibilità del voto disgiunto, un candidato che in questo momento appoggia un presidente, potrebbe indicare ai propri elettori, a quelli più fedeli s’intende, di votare per lui e per un esponente presidente diverso da quello che sia la sua momentanea linea politica… questo naturalmente non lo sappiamo.

Ma sicuramente alle urne in molti faranno fatica a votare uomini che non sanno bene con chi schierarsi, soprattutto perché da loro dovrebbe dipendere il nostro futuro e il futuro dei nostri figli.