Ancora oggi, dopo oltre un anno, le notizie che arrivano dal fronte covid non sono delle più rassicuranti.

I contagi continuano ad essere superiori rispetto allo scorso anno, nello stesso periodo, e i decessi si sono abbassati di pochissimo.

 

 

Allora cos’è cambiato?

Secondo i dati nazionali, ad essere sensibilmente diminuiti sono i “casi ospedalizzati”, quindi le persone che vengono ricoverate in terapia intensiva.

Eppure oggi è la giornata mondiale del teatro e, come tiene a precisare il bravissimo Paolantoni:

 

 

“Il teatro non è una cosa astratta! C’è il problema di quelli che non possono mettere in tavola il piatto senza farlo… il Teatro” – dice con grande ironia il Maestro Paolantoni che, nel post pubblicato su Instagram, parla di come tutto un mondo soffre da tempo.

Proprio i teatri vogliono essere il punto di partenza di questa riflessione.

 

Atro che teatri!

 

Qualche giorno fa ci siamo recati presso il centro vaccinale di Giarre, centro che si era contraddistinto per efficenza durante la prima somministrazione del vaccino Pfizer-BioNTech.

Però durante il richiamo abbiamo conosciuto un’altra realtà! “appesantita”, secondo quanto indicatoci dagli operatori, dalla malagestione delle prenotazioni che avrebbero reindirizzato presso la loro sede, persone vaccinate con la prima dose del vaccino americano in altre sedi, ora sprovviste della seconda somministrazione.

Immaginate il caos che viene a crearsi per gli stessi operatori a cui saltano tutti i programmi difficilmente redatti in un sistema come quello regionale che, parliamoci chiaro, non dispone proprio di efficienza dal punto di vista della visione organizzativa.

Le immagini che potere visionare sono state realizzate in quella che, secondo le operatrici presenti in un’altra ala dell’ospedale di Giarre, quella del pronto soccorso fantasma fermo da anni, rappresentano la normalità, oramai.

 

 

Vista la fragilità dei soggetti, credo, ripeto CREDO, in quanto non sono ne un virologo, ne un medico, che sia molto più pericoloso questo che qualsivoglia assembramento che potrebbe crearsi all’interno di teatri o cinema.

ATTENZIONE! Capisco che ciò che si vuole evitare con la chiusura di questi luoghi, non è tanto il momento dello spettacolo, quanto tutto ciò che ruota intorno, tra spostamenti e post evento, ma sono certo che un’altra soluzione sarebbe possibile.

Ma evidentemente, come spesso accade ad un sistema politico incompetente, non solo a livello nazionale, EVITARE DI FARE CHIUDENDO, è meglio che studiare casistiche differenti per le riaperture.

 

Arriva Figliuolo!

 

Oggi, però, neanche a dirlo, a Catania tutto è perfetto! Tutto è “svizzero”!

Proprio come ieri, il buon Generale Figliulo, ha esordito da Palermo dicendo a Maurizio Lanza, direttore generale Asp di Catania, «Dottore, da oggi siamo in Svizzera».

La bella passerella è sta adibita e tutto ha funzionato perfettamente, così da far vedere a livello nazionale che Catania funziona, malgrado le dosi promesse ed ancora non ricevute (nei prossimi giorni dovrebbero arrivarne circa 170 mila, speriamo), e malgrado il buon direttore dica apertamente che : «Non dobbiamo fissarci solo sull’hub, ma utilizzare tutti gli strumenti a disposizione a livello provinciale per raggiungere gli obiettivi posti dalla Regione» – a ragion veduta.

 

Eppure, sono certo, ricordiate tutti, le belle immagini che abbiamo visto per mesi con le “primule” in bella mostra:

 

 

Beh! Rimanendo il fatto che, sicuramente conta di più il concreto lavoro vaccinale, rispetto a quello struttura, ecco come sono le “primule” siciliane:

 

 

In conclusione, per rispondere alla domanda “cos’è cambiato rispetto allo scorso anno?”, quello che sembra palese lo si vede girando le città, a piedi, con calma e senza odiare chi umilmente prova a raccontare questo squarcio di realtà spesso evitato da telegiornali e social.

Ad esser cambiate son le persone con attività commerciali, teatranti e cineasti, e tutti coloro che non hanno un posto fisso o un ruolo dirigenziale in aziende parastatali.

Perché, dopo un anno, in Italia sono nate decine di nuove inutili associazioni di categoria che a tutto pensano eccetto a coloro che il “piatto di pasta a tavola” non lo possono più portare e oltre a chiedere aiuto possono fare ben poco.

 

AGGIORNAMENTO

 

Figliuolo ha deciso di non parlare coi giornalisti, dopo la visita lampo all’hub di Catania.

 

Grazie mille generale.

 

 

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